James Magazine - Bindella Tenuta Vallocaia, l'arte “Nobile” di Montepulciano

Link: https://www.jamesmagazine.it/wine/bindella-tenuta-vallocaia-larte-nobile-montepulciano/

James Magazine - Magazine di Cultura, Bellezza, Arte, Vini, Viaggi, Hotel, Ristoranti, Sigari e Champagne

BINDELLA TENUTA VALLOCAIA, L’ARTE “NOBILE” DI MONTEPULCIANO

Novembre 10, 2021 Emanuele Alessandro Gobbi Primo Piano Wine

Il Prugnolo Gentile possiede “nobili” peculiarità di nerbo e struttura, ma anche, specie nelle migliori interpretazioni, è facoltoso di classe e distinzione. È la varietà di Sangiovese Grosso che, in taluni casi, riesce a svelare vuoi gli istinti più spigolosi e coriacei, vuoi l’essenza più pura e tersa, talvolta la sua liricità più sussurrata e fine; altre volte, infine, la sua esuberanza più complessa e articolata.

Si afferma nella zona di Montepulciano, un territorio dalle intense differenze geologiche, ma soprattutto dalla grandezza e dalle potenzialità straordinarie. Cosa che ha fatto sedurre totalmente Rudi Bindella, quando, nel 1983, decide di acquistare una piccola proprietà nel cuore storico della denominazione, ovvero Vallocaia, includente un rudere e due ettari e mezzo di vigneti. Nel corso degli anni, la proprietà si ingrandisce, ma con un doppio preciso intento: differenziazione della produzione e rispetto verso la terra. Dal 1999 è capitanata impeccabilmente da Giovanni Capuano, che ne condivide appieno la l’etica e l’estetica produttiva.

Rudi Bindella e Rudi Bindella JR

Una brillante intuizione, allora, quella di Rudi in quel di Toscana, volta all’attenta consociazione delle colture, favorendo il naturale equilibrio tra mondo vegetale e animale. Un atto estetico, non di natura razionale, tantomeno morale o politica, ma dovuto a una spontanea sensazione; proprio come l’atto in cui l’artista risolve in forma il contenuto, il mondo interiore da cui è sollevato. Già, è l’artista che risiede nella dinastia Bindella e che, tra l’altro, l’ha resa tra le più influenti imprenditorie dell’enogastronomia svizzera. Per intenderci, famiglia che, all’inizio del 1900, con soli due cavalli, comincia a trasportare damigiane e, a seguire, introduce il celebre fiasco toscano in Svizzera.

Rudi Bindella e Rudi Bindella Jr

Insomma, uno spirito spiccato e distintivo. Ciò che si contempla, infatti, intorno alla tenuta, dalle vigne alla geometrica “Vinoteca”, è al contempo coerenza e dimostrazione. Nulla è lasciato al caso e la ricerca dei dettagli conduce inevitabilmente al culto della bellezza. Essenza che fa la differenza, ovvero saper vivere i sapori, i gusti e le emozioni con le forme e i colori autentici dell’esistenza.

Nella cantina poi, si respira una sensibilità magica per l’ambiente. Una struttura che trasuda arte e cultura, contrassegnata dalle sculture in bronzo di Flora Steiger-Crawford e Rolf Brem: un luogo ameno che vale il viaggio e, con tutta probabilità, una lunga permanenza.

Cucina e Vinoteca

La concezione dei vini è piuttosto accessibile: rispecchiare l’avvenenza dei dintorni e il pensiero del viticultore. I loro percorsi enologici sono giustamente diversificati, ma con I Quadri e Vallocaia si raggiungono effettivamente (nelle annate migliori) le espressioni schiette del territorio poliziano. Entrambi Nobile di Montepulciano DOCG (Riserva per il secondo), nettari dal timbro aromatico e dall’impronta stilistica davvero speciali, grande pulizia e rigore stilistico, dove la concentrazione naturale e il dinamismo gustativo costituiscono il fil rouge che caratterizza anche l’intera gamma. Questa la doppia chiave di lettura: sostenibilità e territorialità, per dare massimo risalto al vitigno principe dell’areale.

I Quadri (Sangiovese 100%) nasce dai vigneti di Santa Maria nella zona di Sanguineto, allevati a cordone speronato, su terreni argilloso limosi, tra i 340-365 m, con esposizione nord-est. Nella versione 2016 convince soprattutto per la fragranza del frutto, a cui si legano gli immancabili tocchi di balsamicità e di selvaggio, tipici del Prugnolo Gentile. Alloro e timo cedrino a seguire: slanciato al palato, dove il tannino e la salinità si conciliano con pochissimi dubbi. Vallocaia invece (Sangiovese 90% e 10% di Colorino del Valdarno) proviene invece dai vigneti omonimi nell’area di Argiano, coltivati sia a cordone che a guyot, su terreni argilloso sabbiosi, tra i 300-320 m, con esposizione sud. Nell’annata 2018 si presenta al naso oltremodo fresco, pungente e vivace; a seguire richiami ematici e di frutti di bosco accompagnano un sorso dalla mineralità che impressiona per intensità e piacevolezza.

BINDELLA.IT

Photo credits Alessandro Moggi

Tags: Flora Steiger-Crawford, iovanni Capuano, Rolf Brem, Rudi Bindella, Sangiovese, Tenuta Vallocaia

EMANUELE ALESSANDRO GOBBI

Sognatore, osservatore, escursionista, scrittore. Ha viaggiato per tutti i continenti alla ricerca dei cibi più svariati, dei mercati più pittoreschi e dei popoli più antichi. Ama lo sport (sci e pallacanestro), la montagna (le Alpi) e l’arte contemporanea.